SAVANA FUNK: Bring In The new
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12/09/2018Terzo disco per i Savana Funk, trio bolognese piuttosto versatile e alle prese con un certo virtuosismo chitarristico dal gusto vintage. Il brano d’apertura è la title track “Bring In the New”, un inizio quasi strumentale molto blues e cadenzato, che in alcuni momenti mi ha ricordato il vecchio Beck. Ma la band bolognese, con “ The Walls Of The Shy”, riesce a cimentarsi anche con una sorta di reggae moderno, con voce indie e slide guitars niente male. In “Old School Joint”, un ritmo treno-blues molto seventies sfocia poi nel rumore; sembra un brano adatto a una colonna sonora di qualche poliziottesco americano dell’epoca. “Radio, You Break My Nose” prosegue questo discorso musicale fatto di anni ’70, questa volta con il funky, con voce semi-rappata e filtri alla voce. Si tratta di brano ipnotico costruito su due accordi e ritmiche che si susseguono per quasi cinque minuti (il che non è sempre un difetto..). “Zahra” presenta poi ritmiche solari e assoli un po’ alla Santana, come non si sentiva da tempo. La cosa positiva dell’intero disco è la varietà dei generi trattati, con un filo conduttore di fondo. Il problema dei dischi che danno ampio spazio all’aspetto strumentale è che possono ammaliare gli amanti del genere ma pure stancare presto chi preferisce maggiormente i brani cantati.
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