SAENS: ESCAPING FROM THE HANDS OF GOD
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16/04/2007I Saens sono un gruppo prog rock francese molto arioso e sinfonico che dalla sua nascita ha pubblicato 3 albums. Dopo gli inizi, in cui il cantato era in madrelingua francese (Les Regrets d'Isidore D. del 1999), il gruppo ha scelto di cambiare optando, principalmente, per l'inglese in modo da poter aumentare la propria considerazione anche fuori confine (purtroppo come sappiamo l'inglese e quasi d'obbligo per qualsiasi gruppo che voglia sfondare a livello mondiale) e a partire dal disco successivo ha portato avanti questa scelta. Escaping From The Hands Of God, il titolo di questo loro album del 2002, mette in evidenza come il gruppo francese abbia talento e capacità esecutiva proponendoci un disco che dall'inizio alla fine trasporta l'ascoltatore attraverso sonorità ampie e variegate dove le lunghe parti solo musicali non stufano mai e cullano le orecchie in maniera dolce e soffusa. Analizzando le varie tracce emergono su tutte Babel Lights e Alone con la loro forza epica, la stupenda strumentale Ayanda e la traccia in francese Requiem che già dal nome promette atmosfere tetre. In generale si tratta comunque di un album che necessità attenzione proprio per la caratteristica di proporre lunghi brani spesso strumentali dove l'ispirazione dei musicisti ha campo totalmente libero, questo non permette ascolti superficiali anche perché ciò comporterebbe sicuramente una perdita considerevole di quello che i Saens sanno fare al meglio da parte dell'ascoltatore: regalare emozioni. I Saens si dimostrano una bella scoperta e questo Escaping From The Hands Of God è un disco prog rock che ha meritato ampia considerazione all'uscita e che 5 anni dopo è, e lo rimmarà ancora a lungo, un disco da assaporare brano dopo brano come un ottimo vino d'annata.
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