ROMEO'S DAUGHTER: DELECTABLE
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10/11/2006Usciti allo scoperto nel 1990 grazie all'omonimo debut cd (co-prodotto addirittura da sua maestà Robert "Mutt" Lange), un album che aveva messo in mostra una band dalle grandi qualità di songwriting a cavallo tra AOR e rock melodico, i Romeo's Daughter ritornarono con il proprio secondo capitolo tre anni più tardi, passando dalle soglie della RCA Records a quello della più modesta Music For Nations. "Delectable", questo il titolo del dischetto in questione, è un lavoro che basa il proprio potenziale su un approccio maggiormente chitarristico e maturo rispetto al proprio predecessore, una scelta che ha permesso al sound del gruppo di acquisire le classiche sfumature cromate tipiche della prima metà dei nineties, altro elemento buono ad impreziosire ulteriormente la qualità della musica espressa. Trascinati dall'affabile voce femminile della brava Leigh Matty, capace di interpretazioni incisive e di grande spessore emozionale, i Romeo's Daughter diedero alle stampe questo prodotto purtroppo destinato a passare inosservato di fronte alla situazione musicale dell'epoca, il tutto nonostante un potenziale commerciale enorme e alla presenza in qualità di guest di Merv Goldsworthy (FM, Diamond Head), il quale ha curato personalmente le parti di basso all'interno dei vari brani. Molte sono le gemmme incastonate dentro alla tracklist di "Delectable", partendo dal rockeggiante incedere dell'apripista "Have Mercy" (una chiara espressione delle chitarre qui maggiormente in evidenza) e sino ad arrivare al radiofonico incedere di "Dream In Colour", senza tralasciare il piacevole refrain della briosa "Attracted To The Animal In You". Ma è nelle ballad che Leigh Matty e soci dimostrano di avere un palato melodico particolarmente sopraffino, estrapolando grandi composizioni quali la stupenda "God Only Knows" e la pacata "Sugar Daddy", quasi preparata per fare il verso ai leggerissimi episodi intravisti anche nella discografia degli Stage Dolls. "Delectable" è in conclusione un cd che merita l'attenzione di tutti i più attenti aficionados delle sonorità AOR e limitrofe, un lavoro che dimostra pochi punti deboli e che sa al contrario coinvolgere l'ascoltatore di turno con estrema disinvoltura grazie alle qualità di un gruppo dall'enorme potenziale. Criminalmente sotterrato, come molti altri meritevoli capitoli usciti parallelamente nello stesso periodo.
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