ROBERTSON, BRIAN: Diamonds And Dirt
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30/03/2011Della serie chi non muore si rivede: una delle anime dei Thin Lizzy, un fallimento per lo stint in cui è stato nei Motorhead, poi il nulla. O quasi. Questo disco non è nulla di nuovo, effettivamente, composizioni magari meno note del tempo dei Lizzy, e tre brani tratti dal disco dell'86 di Frankie Miller, altrimenti chicche inedite compreso un brano scritto con il grande Phil Lynott. La band è moderatamente da paura: Haugland degli Europe alla batteria, Nalle dei Treat al basso, Leif Sundin alla voce ed il grande Rob Lamothe dei Riverdogs alla voce nel brano "Ain't Got No Money". Se poi consideriamo che la produzione è affidata a Chris Laney, siamo sicuri che almeno a livello sonoro ed esecutivo il prodotto sia di gran classe. A parte il brano d'apertura nonché title-track, si accusa immediatamente il sapore anni 70-80 di questi brani sia come costruzione, sia come intenzione. Hard rock con pesanti venature blues con buone melodie e splendidi soli. In tutta onestà gli episodi migliori sono, appunto, gli inediti di Brian che portano classe ed ispirazione al disco, mentre i brani dei Thin Lizzy ("It' Only Money" e "Running Back") mancano in effetti della magia di Lynott anche se è un piacere risentirli con i "suoni moderni". La prova del chitarrista scozzese è egregia vista anche la lunga lontananza dalla scena, anche la prova vocale è sorprendentemente buona, così come lo è quella di Leif. Uno splendido ed inaspettato ritorno che non può essere accolto se non con una standing ovation.
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