REVOLTING BREED: RISE AGAINST
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10/03/2007“Rise Against” è il debutto rabbioso dei greci Revolting Breed, alle prese in quest’occasione con un’autoproduzione davvero ben realizzata, sia dal punto di vista del packaging, che da quello dei veri e propri contenuti musicali. Il metal proposto dal quintetto ellenico è un death melodico pesantemente influenzato dalla scuola scandinava, ma comunque impreziosito da un songwriting avvincente e dinamico che strizza l’occhio al thrash dei ninties. I suoni di “Rise Against” sono buoni e riescono far emergere al meglio tutta l’aggressività di una band, molto esplicita anche nei testi. In tutto quattordici brani per oltre un’ora di metal d’assalto senza evidenti cali di tono, con un livello qualitativo che, pezzo dopo pezzo, si mantienene costantemente ben oltre la sufficienza. Dopo una breve intro è l’ottima “Enemy” a rompere gli indugi e a dar prova immediata della validità del progetto Revolting Breed: le ritmiche sono arrembanti e spigolose ed il cantato di Andrew si rivela un growling all’altezza della situazione. Applausi anche per il thrashcore della title track, in cui la personalità del combo greco si amalgama con un’attitudine più sepultureggiante (il pugno chiuso in copertina non è certo un caso). Ma sono molti altri gli episodi degni di nota, dalla dirompente “Backspit” alla corposa “In Peace We Trust”, passando per “Fighting Null” (una furia) e “Let My Hate Breed”, brano tormentato e intenso. In definitiva una piacevole sorpresa: la Scandinavia e la Grecia non sono mai state così vicine...
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