PRISMA: COLLUSION
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12/09/2006Attivi dal 2002, i Prisma arrivano al debut album "Collusion" in questo 2006: il quartetto di Aargau (Svizzera) porta nei nostri stereo dodici canzoni di rock vario e sperimentale. A volte progressivi, a volte diretti verso il grunge, il quartetto, col suo sound sporco e graffiante, porta nei nostri stereo più di un'ora di musica. Il risultato ha a mio avviso due facce: da una parte c'è da elogiare la band per aver registrato e mixato il disco tutto autonomamente riuscendo a raggiungere un risultato molto buono; dall'altro il songwriting, pur essendo più che sufficente, pecca nel riproporre sonorità molto simili tra una canzone e l'altra. Sembra proprio essere la scrittura dei brani il lato debole dell'album: intendiamoci, il lavoro dei ragazzi è discreto e non è da tutti riuscire a mescolare stili diversi senza realizzare unioni di generi senza capo nè coda. Il problema è l'eccessiva omogeneità del sound fra una canzone e l'altra: chitarre graffianti, mix fra voce filtrata e pulita, senso di oscurità opprimente; peccato che non ci sia nessuna canzone che si dimostri nettamente superiore alle altre o che si discosti dal sound tracciato dalla band. Ma in fin dei conti siamo al debut album, quindi sarebbe anche pretenzioso chiedere troppo ai Prisma che, secondo me, se riusciranno ed evolvere il loro songwriting in modo ulteriore potranno sicuramente dire la loro nel panorama mondiale. Da elogiare il digipack e l'ottima cover: peccato per la mancanza di un libretto coi testi, ma sono particolari che comunque non pregiudicano il mio giudizio sull'album. In definitiva un prodotto per ascoltatori sempre alla ricerca di band nuove e particolari: agli altri consiglio di aspettare l'ulteriore maturazione del combo di Aargau.
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