PRAY FOR LOCUST: IN THE SHADOW OF THE COLUSSUS
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13/05/2014Secondo disco sulla lunga distanza per gli svedesi Pray For Locust, band nata sotto il segno del metalcore ed evolutasi col passare degli anni fino a un ibrido thrash/deathcore di tendenza. In questo nuovo capitolo intitolato 'In the shadow of the colossus' si nota facilmente quanto questo quintetto abbia tentato in ogni modo di arrivare a comporre "il disco della vita", optando per la registrazione dei vari strumenti in studi separati e per le soluzioni sonore adottate. Ogni brano gode di vita propria, musicalmente e a livello di concept lirico, cosa che sicuramente non guasta all’ascolto ma che rende se non altro tortuoso il percorso dell’ascoltatore. Cattiveria e riff heavy oriented a palate in questo lavoro, dalla produzione curatissima e dai suoni iper-pompati (all’ascolto sembra quasi di avere a che fare con quelle produzioni patinate stile Ross Robinson anni ’90), il tutto ovviamente condito da una ricetta sonora che sembra prediligere metalcore e quel mix sopra citato tra thrash metal e deathcore. Un’accozzaglia che potrebbe confondere l’ascoltatore, ma che in realtà si può quasi definire godibile, se non altro per la voracità di questa band che ce la mette davvero tutta per sprigionare quella grinta che vive al suo interno. Energia che spesso e volentieri si trasforma in carica live, motivo per cui ci piacerebbe avere a che fare con questi Pray For Locust dal vivo. 'In the shadow of the colossus' è quindi un buon lavoro, forse un tantino troppo studiato a tavolino, ma non per questo privo di carattere, come dimostrano brani sanguigni come "This Blackened Sky" e "Our Last Breath", esempi perfetti della costanza e voglia di emergere di questo act svedese.
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