POP EVIL: Up
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06/09/2015Orecchiabilità alle stelle e ottima impressione già al primo ascolto per questo quarto album dei Pop Evil. In ‘Up’ si susseguono una dopo l’altra 15 tracce, tutte di buon livello, a presa immediata, con una ritmica coinvolgente supportata da strofe e ritornelli fortemente radiofonici. Non facciamoci ingannare però, non si tratta solo di canzonette commerciali da archiviare dopo pochi ascolti. Il sound si è fatto più aggressivo ma meno cupo che nei precedenti album, in accordo con la grinta dei testi, pervasi da una ventata di positività ed ottimismo. E questo, in effetti, a riconferma di quanto ci avevano anticipato nell’intervista dello scorso giugno. Si sente poi da subito un maggiore uso di distorsione ed elettronica rispetto al passato. La mano del produttore Adam Kasper la ritroviamo in un tipo di sonorità che ricorda vagamente la Seattle degli anni d’oro, ma forse il risultato finale è ancora un po’ troppo pulito. Probabilmente avrebbe reso meglio se fosse stato lasciato più grezzo, come del resto abbiamo avuto modo di apprezzare dal vivo. I picchi di potenza vengono raggiunti con “In Disarray” e “Vendetta”, mentre scivoliamo in un sognante romanticismo ascoltando la ballad “It Only For Now”. In questo buon lavoro, che noi vediamo benissimo come colonna sonora di un viaggio in macchina verso una bella avventura, troviamo dei Pop Evil a tutto tondo, impegnati a sperimentare e percorrere diverse vie musicali ma che non hanno ancora trovato la loro vera anima, ciò che li possa differenziare dal già sentito e renderli unici e riconoscibili.
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