POLAR FOR THE MASSES: Italico
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19/03/2013Gli amici padovani accomunati dall'aver posseduto una Volvo Polar hanno deciso di dirigere il loro carrozzone dritto verso la madre patria (ci riferiamo alla scelta del cantato in italiano), utilizzando testi che riflettono lucidamente lo stato in cui la nostra società è ormai riversa, a chi continua ad infierirci, a chi crede ancora ai Don Chichotte contro i mulini a vento; delle vere denunce sociali. Rispetto al precedente disco 'Silence' i cambiamenti nel loro sound sono netti e decisi perchè sono riusciti a trovare la loro giusta direzione; il focus che aleggia lungo tutto il lavoro è il noise asciutto dei nostrani One Dimensional Man, - "Terrorismo" e "Deejay" - che riesce a mutare in forma canzone come l'operato che ha reso il Teatro degli Orrori i prime movers di questa tipo di fusione. Il cantato sillabato di "Un Uomo Un Voto" non è molto in linea col tessuto sonoro che, sempre multiforme, stavolta ha puntato un occhio sul rumorismo carico di feedback dei fratelli Reid (cioè i Jesus and Mary Chain ed il loro 'Psychocandy'), e "Laogai" ne è un valido esempio, solo che a differenza dei fratelli scozzesi il feedback è più un rumore di fondo, d'accompagnamento o di cesello, insomma un vero e proprio loop; mentre le ritmiche nervose e rocciose sono definite da un gran lavoro di basso pulsante e da una batteria semplice, ma sempre presente e martellante. La vera novità è rappresentata dalla commistione di noise e drone (nel brano omonimo) che anche se breve rappresenta sicuramente un'escamotage nel loro sound; produzione cristallina, brani brevi e ficcanti come i due pezzi che si stagliano come i migliori rispetto al resto del disco, parliamo di "Italico" (del quale è stato realizzato anche un video) e di "Ruvido". Dritti e decisi verso casa.
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