ABANDONCY: Assailable Agonism
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23/11/2024A scanso di equivoci, la terza opera degli Abandoncy è un lavoro senza compromessi: pur breve, dice tutto quello che ha da dire in poco meno di 19 minuti. Il suono è granitico: un’orgia di note discordanti, insieme a ritmiche folli, cangianti, furiose e ai limiti della nevrosi. Chi si approccia a questa band devastante può farsi male con questo loro cocktail micidiale al vetriolo. Non sempre il death metal è il massimo del rumore, ma talvolta, come in questo caso, il noise lo può superare! Il disco si apre con “Heat Dump”: un'ingannevole breve intro con un brano presumo rock blues anni ’50 fa da apripista a un brano acidissimo di furioso rumorismo, con il contorno di una voce disperata e lancinante. L’acido scorre copioso pure in “Scarlet Rot, il primo singolo estratto dal disco, e il risultato è un brano fatto di rimiche tribali e ossessive e distorsione a manetta. E’ l’irregolarità, insomma, il comune denominatore della band americana, un incrocio un po’ Jesus Lizard un po’ D.N.A. E devo dire che la scelta della breve durata di questa pubblicazione depone a favore della band, perché altrimenti il rischio concreto è quello di finire dritti al manicomio. Il rumore puro, del resto, o lo adori o ti uccide; una durata eccessiva sarebbe letale!
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