PIEL DE SERPIENTE: Inevitable
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26/03/2011Band iberica giunta al quarto disco dove la proposta rimane più o meno immutata rispetto agli esordi, ovverosia un heavy metal con chiari riferimenti ai Maiden con tanto di "cavalcate" care a Steve Harris e assoli a due chitarre a go-go. Il cantato è in spagnolo, quindi è d'obbligo l'accostamento a band come i Baron Rojo, oppure i Rata Blanca con qualche accenno ai mostri sacri Mago De Oz. Ottimi gli incisi, mentre un po' più deboli risultano i riff, a tratti un po' banali, certo che però nel lentazzo "La Marea Del Ayer" la band si esalta in ogni frangente regalandoci splendide sensazioni. La stessa title-track ha un ottimo inciso e un'aria cadenzata alla Tigers Of Pan Tang, mentre "Suenos Perdidos" ha tutto dei Mago De Oz ad eccezione dell'anima folk. In conclusione abbiamo un brano in lingua inglese, "Sons Of The Night" che come pronuncia potevano lasciarla in spagnolo, è l'espisodio più Accept e Maiden dell'intero lotto. Da notare la bellissima batterista Emma López che fornisce una prova di tutto rispetto, unica nel genere. Un buon disco con ottime melodie sugli incisi e buone idee, qualcosa un attimo nuovo e godibile nella massa di pacchianate che oggi rappresentano il genere.
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