PARADISE INC: Time
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28/10/2011Compagine brasiliana marcatamente ispirata all'hard rock fine anni '80 inizio '90, quindi una forte dose di ispirazione ad opera dei vari Harem Scarem, Danger Danger, Jaded Heart e Bon Jovi accompagna questi ragazzi. Investono in Carsten Lizard Schulz (Evidence One) come cantante, Alessandro Del Vecchio nel ruolo di produttore e Dennis Ward come responsabile del mastering. Non contenti assoldano pure Doogie White nel duetto della conclusiva "Not In Paradise" che, ad essere onesti, fa vincere a mani basse la voce dell'ex Rainbow: una semi-ballad con un ritornello raddoppiato molto intrigante. Il prodotto nella sua globalità è ben fatto per quel che concerne tecnica, melodie e produzione, anche se non aggiunge assolutamente nulla alla scena, non fa gridare al miracolo e non giustifica a pieno il dispendio di finanze e risorse impiegate per pubblicarlo. A conti fatti, non contiene un pezzo che da solo trascini l'album, siamo pertanto al cospetto di un'opera che si fa sicuramente apprezzare ma che, dopo due o tre ascolti, non lascia alcuna traccia dietro di sè. Di certo un gradino sopra le altre sono la title track, la bongioviana "Steel Of Stone" e la ballad "I Will Wait", certo è che pure la durata dei pezzi non aiuta, la media di cinque minuti è eccessiva e, a tratti, inutile. Una volta si diceva "che piaccia o meno, l'importante è che se ne parli". Ecco, in questo caso purtroppo se ne parlerà poco.
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