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OVERDRIVE: LET THE METAL DO THE TALKING

data

13/05/2008
49


Genere: vario
Etichetta: Lion Music/Frontiers
Anno: 2008

Ritorno al prodotto sulla lunga durata per gli svedesi Overdrive, band tutt'altro che proficua in quanto ad uscite sugli scaffali visto che, in ben ventotto anni anni di storia, questo combo ha realizzato solamente tre EPs, un live e tre albums (questo 'Let The Metal Do The Talking' compreso). Della line-up storica solamente il singer, Pelle Thuresson, ha mollato il colpo strada facendo, aprendo così la strada al grandioso singer attuale, Per Karlsson, dotato di una voce decisamente potente, ruvida e sporca ma anche tanto gradevole. Dodici le tracce per questo lavoro, partendo dall'opener "Army Of Darkness", heavy ottantiana fino al midollo la strofa per un chorus catchy ricco di appeal epico, proseguendo poi con richiami neppure troppo velati ai conterranei Hammerfall, per la title track, potente e diretta, e l'epica ed evocativa "Fight To The Finish". Un piccolo tributo, in attesa di quello ben più sostanzioso che verrà in seguito con "Chasing Highways", al Judas Priest sound per l'heavy "Bring Me To The Submission", prima di passare al plagio esplicito dei Black Sabbath, con "Trapped Under Ice" e "Deceived" (quest'ultima poi è clamorosamente presa di peso dalla prima produzione di Iommi e soci, mentre all'epoca Martin è riportabile "Trapped Under Ice"). La strumentale "Den Of Eniquity" sembra la traccia karaoke di un singolo a caso degli Iron Maiden, prima di richiami a R.J. Dio con "Gravy Train". La già citata "Chasing Highways" sorprende per non avere il singer che nel chorus grida "Jawbreaker", mentre per "Lodestar" sono gli Scorpions ad essere presi di mira. Da arresto è il furto del riff principale di "Eat The Rich" degli Aerosmith per "Sinister Warfare", prima che questa carrellata di plagi finisca con una citazione obbligatoria ai Megadeth (ok, questa è proprio tirata per i capelli) del periodo 'Youthanasia'. Se devo essere onesto tutto l'album è gradevole, registrato, suonato e prodotto bene, ma è un cumulo di idee rubate ad altri e di plagi espliciti, e queste cose, a mio giudizio, non vanno mai premiate.

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