OLDE THRONE: Megalith
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29/11/2025Accattivante la presentazione di questo terzo full-lenght degli australiani Olde Throne: i precedenti due lavori riguardavano la storia ed il folklore delle isole britanniche, luoghi in cui il frontman Harrison McKenzie ha vissuto in passato; questo lavoro è invece un concept album che ha le sue radici nell'età neolitica e nella mitologia celtica. L'ambizione supera tuttavia la realizzazione. Dopo una breve intro, con inserto flautistico, carattere che si ripeterà a più riprese durante l'ascolto a sottolineare la natura folk dell'album, si parte con un black metal abbastanza tirato in "The Most Elder Days", approccio che si ripete anche nella successiva "My Throne". Si fa però abbastanza presto a notare come la proposta sia nel complesso priva di mordente e il carattere melodico della stessa, anzichè arricchire il risultato finale, gli taglia le gambe. Certo, gli inserti folk e una buona imitazione di Attila Csihar era "De Mysteriis..." con cui il vocalist spezza la monotonia della sua resa molto vicina a Dani Filth donano un po' di varietà, ma l'album non decolla mai davvero. Un complessivo rallentamento nelle ultime tracce, con la presenza di voci eteree femminili a conferire una ulteriore nota di colore, non migliora il quadro in questo senso. Nel complesso un ascolto non sgradevole, con qualche spunto originale (l'inserimento del flauto in un contesto black metal) ma il risultato finale è troppo privo di mordente per essere davvero ascrivibile al metallo nero. Tra folk e un'aura gotica un po' dimessa si rimane in mezzo al guado.


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