You are here: /

NONPOINT: TO THE PAIN

data

23/11/2005
58


Genere: Nu Metal
Etichetta: Bieler Bros Records
Anno: 2005

Che pasticcio! Ho sempre adorato i Nonpoint per la loro capacità unica di realizzare un crossover "reale" tra metal moderno e cultura nera (jazz, blues, soul e funk) senza ricorrere alle facilonerie del rap metal; la band del bravissimo singer Elias Soriano è stata, nell'ambito della prima ondata nu metal, una delle stelle più luminose, ma allo stesso tempo commercialmente più sfortunate. Così ecco che a meno di un anno dal bellissimo "Recoil" i Nonpoint ritornano con questo "To The Pain", un artwork orrendo ed una nuova label, la Bieler Bros Records di Jason Bieler, ex mente degli sfortunati Saigon Kick e da sempre producer-manager del gruppo. E questo "To The Pain" sembra soffrire della stessa confusione musicale che ha danneggiato gli ultimi Saigon Kick; in questo nuovo album, infatti, i Nonpoint rendono ancora più varia e tecnicamente ricercata la loro proposta, ma allo stesso tempo non riescono a scrivere delle canzoni convicenti, cosa che in passato gli era sempre riuscita più che bene. I primi due brani ("Bullet With A Name" e "There's Going To Be A War") sono da dimenticare, rimangono impressi solo i pessimi refrain ed un Elias Soriano che tenta un improbabile "ragamuffin". Lo stile è quello tradizionale dei Nonpoint ma privo di quell'incisività melodica che li ha resi grandi. "The Wreckoning" piatta e senza sussulti non migliora le cose, ma almeno risulta sopportabile. Fortunatamente "Alive And Kicking" e "Explain Yourself" rialzano le quotazioni del cd: la prima con delle belissime melodie, la seconda presentandosi come una sorta di "Nonpoint meets Sanatana". Da cancellare anche la pessima "Buscandome" (che ancora una volta è sporcata da influenze ragamuffin nel cantato) ruvida scopiazzatura dei Soulfly, al contrario della stupenda title track, dal ritornello jazzato ed aperto e con Elias Soriano che fa quello che sa fare meglio, cantare! Lo strumentale "Ren-Dish'en" fa da ponte per altri brani sufficienti come "Explain Yourself", "Skin" e " Code Red" che sembrano esercizi di stile poco ispirati da parte della band. Fortunatamente a salvare la baracca arrivano "Wrong Before" e "The Shortest Ending" probabilmente tra le migliori canzoni del disco, anche se la concorrenza non è agguerrita. Insomma una vera delusione amplificata dalle potenzialità della band, che avrebbe potuto esprimere ben altro anche a fronte del continuo progresso tecnico che la caratterizza, forse hanno avuto troppa fretta di tornare a farsi ascoltare dopo le delusioni commerciali patite, ma l'hanno fatto nel peggiore dei modi.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web