NARNIA: Narnia
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23/10/2016Quando eravamo rassegnati al definitivo calo del siparo sui christian metallers svedesi, a gennaio 2014 viene ufficializzata la loro reunion, iniziativa opera del chitarrista-compositore CJ Grimmark, il quale si riprende la potente ugola di Christian Liljegren (reduce da tre ottimi lavori con i Golden Resurrection), per dar luogo oggi alla loro settima opera, stavolta autointitolata, come se questo volesse per loro significare un punto da cui ricominciare. Abbandonati (ma non del tutto) gli esperimenti prog del precedente, datato 2009, 'Course Of A Generation' i Narnia stavolta recuperano l'approccio in your face che li ha prepotentemente inseriti nella scena power con quel 'Long Live The King' che tutt'ora resta uno dei loro migliori episodi; questo lo si evince con la partenza a spron battuto con “Reaching For The Top”, ottima cavalcata in cui Christian si propone in maniera perentoria, mentre la seguente "I Still Believe" dall'incipit celtico si rivela un brano dalla notevole intensità melodica con un ritmo sempre abbastanza sostenuto. Forti richiami Rainbow li troviamo nell'incedere cadenzato di “On The Highest Mountain”, così come nel mid-tempo "One Way To The Promised Land", epic hard rock dal chorus davvero travolgente, ma è con la semi-ballad "Thank You", un ringraziamento al Signore interpretato in maniera toccante da Christian dove probabilmente il gruppo riesce a dare il meglio di sé, in cui vengono rispolverate le influenze prog con quelle tastiere dal tocco space-rock e un guitar solo da urlo. Il duo conclusivo "Moving On" e soprattutto il power melodico "Set The World" è la riprova di quanto i Narnia si siano ripresentati al pubblico veramente in grande stile, rafforzati anche della produzione di Grimmark che valorizza in pieno la fierezza e la pulizia del loro sound.
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