NARGAROTH: SEMPER FIDELIS

Una "bella" batteria elettronica su un sustrato zanzaroso lurido (che vorrebbe essere chiamato produzione) e tanto grim, nekro troo BM come una volta! Yeah! Cari bamboli brufolosi e di nero vestiti, ecco il vostro nuovo giocattolino! 'Semper Fidelis' alle origini, yeah! Nargaroth, la one man band di Kanwulf (che ricordiamo essere in giro dal 1989 eh) ha registrato un altro album, lunghissimo questa volta, probabilmente in un paio di giorni. In realtà c'è veramente poco da dire. In mezzo a spezzoni di film dimenticati da Dio e da canti gregoriani, si staglia la chitarra zanzarose e monotona di Kanwulf, che ha il difficile compito di reggere il songwriting dei pezzi, composti da ben due riff! Ma per fortuna c'è la batteria elettronica in sostegno, programmata per emulare il rumore e la velocità del battito cardiaco di un tachicardico al quale sia stato somministrato a forza un thermos di caffé stretto... I paragoni, pur ironici e gioviali, penso rendano bene l'idea della qualità di tale disco. Sinceramente all'alba del 2008 pretendo molto di più da chiunque, one man o gruppo completo che sia, specialmente se (a quanto si dice) ha un'esperienza alle spalle di quasi venti anni. Questo non è BM: siamo fermi ad un prodotto pseudo amatoriale buono per i primi anni '90, niente di più. Che poi si voglia dar atto a questo di essere "back to the roots", fedele allo stile e all'attitudine, vabbé sono discorsi da infanti; io bado alla musica e qui ce n'è veramente pochina...