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NANOWAR OF STEEL: MADE IN NAPLES

data

28/02/2007
S.V.


Genere: Heavy Metal Demenziale
Etichetta: Autoprodotto
Anno: 2007

Avvertenze: Si consiglia di leggere questa recensione con la giusta ironia necessaria. Se avete aperto questa recensione sfoggiando nei vostri occhi un piccolo barlume di curiosità allora non avete certo bisogno di sentirvi dire che avete buoni gusti in fatto di musica, dato che sicuramente conoscete la netta distinzione tra un True Metallaro ed un comunissimo poser, ed ovviamente non potete certo far parte di quest’ultimo gruppo. I Nanowar, ops pardon, i sempre più irriverenti Nanowar Of Steel (quanti di voi hanno pensato ai Rhapsody Of Fire?) tornano alla ribalta con un doppio cd extra lusso intitolato “Made In Naples” disponibile in tiratura limitata e numerata a 173 copie da poter esibire spavaldi di fronte ai vostri “poserissimi” amici che, ignari di ciò, non l’hanno acquistato. Questa doppia “opera maxima” vede la band, che più di altre trova particolare gusto nel lanciare spietati sfottò ai poveri colleghi, cimentarsi prima in un Live, quello di Pratteln in Svizzera registrato durante il “Metal Dayz Festival” dello scorso anno, e successivamente in una suggestiva raccolta tra inediti, semplici pezzi di contorno ed un misterioso Unplugged. Nonostante il live non goda certo di un’eccelsa qualità dell’audio, siamo a livelli puramente amatoriali, e le sbavature tra i musicisti siano ben più di una, salvo qualche pregevole assolo di Mohammed Abdul, difficilmente riuscirete a rimanere seri per tutta la durata del concerto. Fra i divertenti siparietti inscenati dalla band e fra i vari brani, raggiungendo l’apice nell’infinita (nonostante duri tre minuti e mezzo) “Power Of The Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword)” e nell’inedita “Odino & Valhalla” dal diabolico ritornello, riuscirete di certo a farvi un idea di quanto un loro show possa risultare movimentato. Da segnalare anche la nobile causa (ovviamente in “A Noble Pourpose”) messa in atto per l’infortunato batterista Uinona Raider, sostituito in quest’occasione da Lerd'rummer, da ascoltare con giusta commozione (cerebrale). Il secondo disco contiene una vera e propria chicca: l’esilarante mini-saga intitolata “Dragon Of The Powerflame”, presa da una novella scritta dal celebre Timo Tolkien (Si, avete capito bene), contenente due brani clamorosi come “T.K.D.Y.N.S. (To Kill The Dragon You Need A Sword)”, costruita sulla mitica “Per fare un albero ci vuole un fiore…”, e “Fight The Dragon (For The Village)”, dal già leggendario coro “Drago dragone con lo spadone io ti ucciderò…io ti kill you”. A condire il tutto qualche simpatica trovata nei rimanenti fill-up, come le due pubblicità presenti, e il super-fittizio “Semi-Unplugged In Buenos Aires 1983” dove la band propone quattro brani in versione acustica come la cover country di “Tricycles Of Steel”, la reggae “Poser No Cry” ispirata (o inspirata?) alla versione resa celebre da Bob Marley, fino alla conclusive “More Than True Metal Of The Words” micidiale mix tra “True Metal Of The World” e “More Than Words” degli Extreme. Una release impedibile per gli appassionati del metallo tutto da ridere degli irriverenti Nanowar Of Steel, questo "Made In Naples" acquisisce un valore simbolico ancora più elevato se si pensa alle poche privilegiate copie in circolazione. Un gustoso antipasto in attesa di un nuovo e succoso lavoro ufficiale, Accattatevillo!

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