N.A.M.E.: INTERNET KILLED THE AUDIO STAR
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31/03/2010Mica male questi ragazzi. Davvero. Se amate sonorità moderne, scanzonate ma non troppo cervellotiche, allora i N.A.M.E. fanno proprio al caso vostro. Quello che propongono è un post-core a là Dillinger Escape Plan, ma senza fossilizzarsi troppo su tali sonorità. I riferimenti al jazz sono continui (su tutte: "Mare" e la successiva "The Sycophant, The Saint & The Gamefox") ma la creatività schizofrenica dei nostri li porta a soluzioni che coinvolgono più filoni, basti pensare alla bizzarra ed estrema "Dave Mustaine", non il mastermind dei Megadeth ma il brano, che si suppone un omaggio al cantante/chitarrista. La successiva "Avaler l'Oceàn", con la voce pulita e il mood vagamente screamo fa pensare che sia finita per errore nel full lenght, magari per una svista in fase di masterizzazione. Ma lo sclero più sclero lo si trova nelle quattro parti di "Empatic Communicator", una suite dal concept filosofico e dall'animo mutevole, ora fusion, ora dissonante, ora struggente e melodico per poi mostrare la propria capacità di far male. Insomma, 'Internet Killed The Audiostar' è un album prepotentemente tecnico, eclettico e fuori di testa, che piacerà sicuramente a coloro che odiano i dogmatismi e le facilonerie della musica più commerciale, oppure chi semplicemente ha voglia di scoprire qualcosa che non sia pedissequamente legata ai paletti del genere. Tra sclero e tecnica spettacolare, questo disco darà parecchio filo da torcere alle orecchie di chiunque.
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