MORBID ANGEL: FORMULAS FATAL TO THE FLESH
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16/04/2007Privi dello storico vocalist David Vincent (rimpiazzato da Steve Tucker) e dell'ottimo axe-man Erik Rutan (fondatore degli Hate Eternal), a distanza di tre anni dall'ultimo full-lenght "Domination", i deathsters floridiani tornano alla ribalta con questo nuovo album, dopo la convincente esperienza live di "Entangled In Chaos". La (relativa) stanchezza creativa che si poteva avvertire nel disco precedente qui sembra, fortunatamente, superata. Ora non c'è stata alcuna rivoluzione nella formula finora adottata da Azagthoth e compagnia, così neppure sui testi, sempre incentrati su un forte anti-cristianesimo visto attraverso la mitologia sumera e i 'Grandi Antichi' lovecraftiani. Ma è indubbio che in "Formulas Fatal To The Flesh" la qualità musicale sia elevata: il nuovo vocalist, pur non arrivando al grande Dave Vincent (riarruolato nel 2004, tra l'altro), offre una grande prova, mostrando caratteristiche del tutto simili al suo predecessore (e futuro successore), sia nella voce, sia nel basso; il padre-padrone Azagthoth costruisce ritmiche e groove in quella complicatissima ragnatela di riff e fraseggi che contraddistinguono il suo stile, e compone anche una manciata di interessanti brani strumentali per tastiera e chitarra, oltre a cantare nella lunga e granitica "Invocation Of The Continual One"; performance sopra le righe per Sandoval dietro le pelli, che segue come un'ombra l'axe-man nei suoi riff, sia sottolineandoli con sfuriate in blast-beat, sia accompagnandoli con epici mid-tempos e "assurdi" controtempi. Insomma, un ritorno più che positivo per i Morbid Angel, che con questo album hanno sicuramente lasciato un profondo segno nell'ambito Death. Molto bello anche l'artwork, che rimanda ad alcune opere d'arte di Dalì.
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