MASTODON: BLOOD MOUNTAIN
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20/09/2006Dunque, siamo nel 2006 e siamo giunti alla conclusione quasi unanime che i Mastodon sono una delle band più valide attualmente in circolazione; e se i dubbi dovessero ancora attanagliare la vostra mente date pure una ripassata a “Remission” e “Leviathan”. Forti di un nuovo contratto con una major, gli inglesi volanti non identificati sfornano “Blood Mountain”. Il terzo disco. Disco della maturità? Difficile dirlo visto che i Mastodon sembravano maturi fin dall’esordio, resta il fatto che alla prova dell’ascolto questa nuova fatica di Brann e compagni fa impallidire qualsiasi uscita discografica che abbia il suffisso –core nel genere di appartenenza. La band gioca con l’ascoltatore fin dal principio, facendo credere di aver semplificato il proprio sound; le due opening track “The Wolf Is Loose” e il singolo “Crystal Skull” sono dei macigni di ottimo postcore (o chiamatelo come preferite) d’assalto, e proprio quando uno pensa di aver ormai inquadrato “Blood Mountain” ecco che arriva la suadente “Sleeping Giant” a farti capire che tutto sommato i Mastodono sono ancora quei geni avantgarde (che paroloni esagerati) che han partorito “Leviathan”. A differenza del corposo platter che lo precede, il nuovo album è in parte più assimilabile, anche se forse su questo versante gioca molto la mancanza di un pezzo di lunga durata com’era “Hearts Alive”; presunta assimilabilità a parte, “Blood Mountain” mette in mostra tanta maturità, tanta voglia di andare ancora oltre e tante canzoni praticamente senza un difetto, e sarebbe pure inutile elencarle. Dopotutto se i Mastodon sono considerati una della band più valide del momento, ci sarà un motivo fondato…
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