You are here: /

MASTERS OF LUXURY: WELCOME TO OPULENCE

data

10/01/2008
75


Genere: Hard Rock / Crossover
Etichetta: All Hail
Anno: 2007

C'era un tempo in cui la parola crossover indicava l'unione in musica, di tradizioni e stili diversi, spesso molto distanti, fino al momento di espansione massima del movimento (che segue la curva artistica dei Mr. Bungle) e la relativa crisi del movimento, diluito in mille rivoli e in pasto ad MTV. Oggi l'unica forma possibile di crossover sono i vari Dillinger Escape Plan, Ephel Duath, Mastodon, Kelhaul e Baroness, tanto per fare degli esempi; questi propongono (in modo molto diverso e con risultati diversi) dei miscugli musicali musicalmente anarchici (quanto precisi e curati). I MOL si inseriscono proprio in questo grande filone, che attualmente vive una fase di splendore, e propongono una loro sintesi, a mio avviso molto accattivante, di sonorità metalliche e hard rock, con sfumature straordinariamente cangianti, che in modo irregolare e apparentemente folle spaziano dallo stoner leggero (vedi "Six"), allo sludge al math rock(vedi "Ten", che in certi tratti sembra tornare alle origini del "genere", ai primi Shellac o ai Don Caballero dell'esordio), senza trascurare rare incursioni melodiche e di rock più canonico e "terreno" (se così si può dire dei refrain della irregolarissima "Three", sospesa, tra le altre cose tra richiami ai King Crimson disciplinati e a Frank Zappa). Il nome della band è una doppia citazione, dei Black Sabbath (per via del loro terzo album) e dello stesso tempo dei desertici Masters Of Reality, ed è proprio a questi che il suono dei MOL sembra riferirsi, specialmente nell'apertura del disco, in "Nine", che imprevedibilmente intraprende un cammino progressivo, in cui si salta con disinvoltura dal rock torbido all'hardcore e allo stoner degli innovatori Karma To Burn, tra l'altro tributati anche nella scelta di intitolare tutti i brani con dei numeri. Lo scream è soffocato e poco tecnico, ce la mette tutta per essere il più possibile comunicativo ed emotivo, cercando di superare certi limiti della scena (che spesso ha visto cantanti scadenti e monotoni) talvolta con qualche ricorso a parti pulite e allo spoken, come avviene in "Five",uno degli episodi più estremi e cangianti, tra schizzi quasi death e divagazioni psichedeliche. Un album denso, grezzo, oscuro e intenso, per una band tecnica e consapevole della sua tecnica, e che decide di utilizzarla in modo simpatico e sempre molto originale.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web