MARILLION: SOMEWHERE ELSE
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23/04/2007Tornano i Marillion dopo tre anni dal precedente Marbles e lo fanno con questo Somewhere Else, loro quattordicesimo album da studio. L'attesa per questa uscita si è fatta sentire proprio per i grandi apprezzamenti che l'album precedente aveva avuto, riportando i Marillion al centro della scena mondiale. L'album si presenta con una copertina interessante dove un classico binocolo a monetine si collega al titolo stesso dell'album e ci consiglia di ampliare i nostri orizzonti e guardare anche da altre parti e non solo dove siamo abituati. Dopo questo primo impatto la cosa da fare è mettere il CD nello stereo e passare all'ascolto dell'ultima fatica dello storico gruppo inglese. Qui ci accorgiamo che, rispetto a Marbles, i Marillion hanno diminuito i riferimenti al prog e si sono dedicati a quello che forse, più propriamente, potremmo chiamare Art Rock. Ci troviamo di fronte, quindi, ad un album dove la tecnica musicale e vocale della band è indirizzata su scelte più lineari rispetto ai canoni classici del prog, dove i brani trovano compimento in tempi più brevi (solo 2 tracce sopra i 6 minuti) e le atmosfere si fanno calme e tranquille e a volte sottomesse. Il classico timbro dei Marillion dell'era Hogarth si sente anche se qui è diluito e contaminato, ma chi li conosce da tempo sa che è prerogativa del gruppo inglese sperimentare e cercare nuove vie all'interno della loro classica proposta musicale. Esaminando le varie tracce possiamo dire che quella che contiene più riferimenti al prog è la traccia d'apertura The Other Half, mentre già dalla seguente See Like A Baby questi riferimenti diventano più tenui. La title track punta molto sulla voce di Hogarth, sempre perfetta, mentre A Voice From the Past lascia spazio alle testiere di Kelly; sottotono e poco incisiva invece mi è sembrata The Last Century For Man. In definitiva un insieme di buone canzoni, ma purtroppo anche di nessuna che possa elevarsi al di sopra delle altre tanto da poter diventare la traccia chiave del disco. Possiamo quindi affermare che il risultato delle scelte musicali fatte dai Marillion in Somewhere Else non delude sicuramente ma che non riesce a replicare neanche il passato recente della band dove vi si trovavano perle di estrema bellezza. Somewhere Else è un disco che verrà apprezzato da tutti coloro che hanno gradito Marbles e Anoraknophobia, ma rimarrà sempre un passo indietro rispetto a questi 2 album.
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