MAGNUM: PRINCESS ALICE AND THE BROKEN ARROW
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05/04/2007Un nuovo disco dei Magnun non faceva quasi notizia quando i nostri giravano a pieno regime, figuriamoci oggi con una scena sempre più satura di nomi che non valgono un cazzo, ma che dettano le regole sia del mercato discografico, sia in buona parte del gusto degli ascoltatori. Dopo oltre 30 anni di lodevole carriera, Clarkin e Catley vanno avanti per la loro strada vivendo questa seconda giovinezza con la classe abituale, e con rinnovato vigore ora più che mai che questo "Princess Alice And The Broken Arrow" rispolvera definitivamente il talento ed il songwriting degli anni d'oro, quegli anni '80 che li consacrarono come una delle più importanti band di hard classico d'oltremanica(da dove credete siano sbucati fuori i Ten?). Bastano "Dragons Are Real" e "Your Lies", solo queste due, per sfidare chiunque a sostenere il contrario. Magico, incantato, un disco che fa rivivere le atmosfere evocate dalla copertina finalmente ritornata nelle mani di Rodney Matthews(ricordate quella del leggendario "On A Storyteller's Night"?). Una favola musicata, interpretata ed arrangiata in pieno stile Magnum con i brani già citati in precedenza che rischiano clamorosamente di entrare a far parte dei i migliori mai scritti dalla band. Come anche "Inside Your Head", trasognata ballad tastieristica in cui l'intensità emotiva genera tachicardia, e come durante tutto il lavoro dove l'afflato epico prende il sopravvento dando vita ad una magnifica cavalcata verso la terra fatata di cui i Magnum posseggono il copyright esclusivo: qui la sceneggiatura è tutta originale. Elegante, solenne, forse maggior mordente lo avrebbe reso ancora più entusiasmante, ma avremmo chiesto qualcosa che interessa poco a Clarkin, così devoto all'evocazione piuttosto che a mostrare i muscoli. Come Catley, la cui voce di stagione in stagione assume sempre più i caratteri di un cantastorie appassionato in un disco destinato a segnare l'anno della scena melodica e non solo. I Magnum non faranno certo notizia, ed in tutta sincerità, chi se ne fotte. Le favole restano, delle notizie ci si dimentica in fretta.
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