MAGNUM: ON THE 13TH DAY
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07/10/2012Molto probabilmente una delle rare band che invecchia all'incontrario: più passano gli anni, più ringiovanisce. Meglio, più risulta ispirata. Al punto in cui il tempo pare essersi fermato, soprattutto per quanto concerne Bob Catley il quale deve aver stipulato un patto con il diavolo: voce sempre magnetica, calda, espressiva. Magari perchè la sua ugola non hai mai raggiunto chissà quali estensioni, fatto sta, però, che i Magnum continuano a sfornare dischi superlativi, ed il merito - condiviso pienamente con Tony Clarkin, inesauribile pozzo compositivo - va a quest'ometto inglese di 65 anni compiuti che non smette di sorprenderci. Così anche 'On The 13th Day' si rivela un disco esaltante, strapieno di brani vibranti e dalla qualità imponente. Niente di nuovo se non il solito lavoro sopraffino in fase di scrittura che rispetto ai precedenti album trova più agganci nel melodic rock e nell'AOR che nel rock epico e pomposo di album come il precedente 'The Visitation', o il fenomenale 'Princess Alice And The Broken Arrow'. Alla fine la band di Birminghan ci ha abituati a queste continue fughe tra sfumature di stili diversi, pur restando sempre in ambito melodico, e non mancando mai di ricreare atmosfere fantasy e sognanti. Tutto quadra, quindi, tutto è come dovrebbe essere, e noi non possiamo fare altro che compiacercene perchè, oltre a non abbandonare il nostro stereo per le prossime settimane, 'On The 13th Day' va ad infoltire vigorosamente la gloriosa discografia di una band immortale.
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