LIZZY BORDEN: Best Of Lizzy Borden, Volume II
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22/11/2020I Lizzy Borden sono stati una shock rock band di un certo rilievo e di grande successo, che soprattutto negli anni '80 ha pubblicato un poker di album notevoli come "Love You To Pieces", "Menace To Society", "Visual Lies" e "Master Of Disguise". La band è andata in qualche modo avanti, tra pause e riprese, fino ad oggi, ma ci sorprende quasi la scelta di pubblicare questo "Best Of, Vol.2", che rappresenta una situazione ben diversa rispetto a quando uscì il primo volume: allora, Lizzy Borden e compagni tiravano le fila dopo aver toccato l'apice della propria carriera, mentre questo secondo volume nasce da una situazione completamente diversa. Fondamentalmente, infatti, da allora la band ha pubblicato solo tre full-length, peraltro in situazioni ed anni alquanto distanti. Il primo, "Deal With The Devil" del 2000, vedeva la band riunirsi con il chitarrista Alex Nelson; dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 2004, Lizzy ritornava con un nuovo chitarrista, Ira Black, con il quale pubblicava nel 2007 "Appointment With Death"; dovranno passare addirittura altri undici anni per avere un nuovo album, "My Midnight Things", registrato sempre insieme al fratello Joey Scott alla batteria. Ebbene, questa compilation raccoglie quattro canzoni da ciascuno di questi tre album, ritenute per qualche motivo le migliori, per quanto in qualche caso si sarebbe potuto tranquillamente optare per altre scelte. In genere sono stati scelti pezzi veloci e di un certo impatto, salvo qualche eccezione come "Long May They Haunt Us" e "Under Your Skin", due canzoni certamente più catchy, più la cover di "(This Ain't) The Summer Of Love" dei Blue Oyster Cult. Una buona compilation, tutto sommato, per quanto i fasti del passato siano certo lontani. La raccolta è stata comunque arricchita dall'aggiunta di due nuove cover: la bellissima "Burnin' For You" è ancora una volta proveniente dal repertorio dei Blue Oyster Cult, mentre "Pet Sematary" è una celeberrima canzone dei Ramones. In conclusione, diciamo che magari i più giovani che volessero accostarsi alla band potrebbero guardare tranquillamente ad altro materiale, però questa compilation può essere al contrario l'occasione per chi si fosse fermato agli anni '80 e volesse scoprire (o riscoprire) quello che ha fatto Lizzy Borden dopo, fino ad arrivare ai giorni nostri.
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