LIFEND: DEVIHATE
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24/07/2008Archiviato il precedente 'Innerscars', risalente al 2004, i milanesi Lifend tornano a far parlare di sé con questo nuovo 'Devihate', secondo full lenght album della loro carriera, in uscita per l’etichetta Worm Hole Death. Rispetto alla precedente release notiamo in primo luogo una line up rinnovata e ridimensionata: al basso è subentrato Simone, mentre al posto di Sara (female vocals), che ha abbandonato il progetto qualche anno fa, non è stato assoldato nessun nuovo elemento: tutte le parti vocali sono toccate quindi ad Alberto, che è stato in ogni caso bravo nel difficile compito di reggere il colpo, sfoderando una performance all’altezza e cercando di non far venir meno quel dinamismo che le due voci erano in grado di assicurare. Parallelamente alla fuoriuscita della precedente cantante i Lifend hanno tagliato i ponti anche con il loro lato più gothic, concentrando i propri sforzi su un death metal, sì intriso di melodia, ma ad ogni modo molto agguerrito. Le otto tracce di 'Devihate' scorrono veloci, senza cali di tensione, a testimonianza di un songwriting che si è ulteriormente raffinato (e incattivito, o sbaglio?). Decisivo da questo punto il lavoro delle due chitarre che tracciano fendenti a ripetizione e strutture ritmiche di grande effetto. Dall’opener "Purify Me" in avanti, fino alla conclusiva scoppiettante "Prometheus Purpureal" ci troviamo dinnanzi ad una band quadrata, abile nel saper gestire la propria esplosività con pezzi tanto potenti quanto emozionanti.
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