LAND OF MORDOR: STILL AWAKE
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04/04/2009E ti pareva che non la beccavo un'altra band andata in fissa con Tolkien! Questi ispanici Land Of Mordor, qui alla loro seconda uscita in Ep, propongono un power metal con voce harsh, alla Children Of Bodom, con sporadici excursus nel Death melodico e velleità progressive. Cinque canzoni (di cui una in due versioni) che dicono tutto e niente, dal momento che ci viene messo in mostra quello che gli spagnoli sanno fare, la buona produzione etc ma sui contenuti le cose non vanno così bene, visto che si viaggia tranquillamente tra il prog-power dell'opener "Crimson Peace", il death melodico dell'inno bodomiano "Russia" e via via nelle restanti tracce, che poco o nulla di nuovo e interesante hanno da comunicare all'ascoltatore. Tastieroni maestosi, cori, assoli neoclassici, mid tempos accostati a doppie casse più o meno aggressive, e qualche fraseggio in controtempo, ogni tanto. E poi, come dimenticare il pezzone finale con tanto di innesto di voce femminile del quale esistono due versioni, praticamente identiche tranne che per la lunghezza della chiusura pianistica. Con "Darklord" sentiamo giusto un po' di tecnica in più, ma è solo ginnastica, lo sappiamo tutti. In conclusione, possiamo dire che si tratta di un Ep suonato e prodotto anche meglio, ma che propone la solita solfa che Children Of Bodom e Dimmu Borgir continuano a proporci da anni. E' davvero necessario?
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