KINGDRAGON: FIRE IN THE SKY
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08/12/2008Il nome di George Sspiotis è legato a combo greche del calibro di Raw Silk, Spitfire e Nightfall: in pratica si tratta di un curriculum di tutto rispetto, che fa ben sperare sui risultati che potrebbe ottenere con la sua nuova band, i Kingdragon. I suoi compagni di avventura non sono da meno, ed anche questo è un ulteriore buon motivo per drizzare le orecchie. Nel momento in cui si procede all'ascolto di 'Fire In The Sky' si capisce da subito che il buon George ha intenzione di mettere in questo progetto lo stesso impegno, se non di più, che ha sempre significato garanzia di qualità nelle sue precedenti imprese discografiche: siamo davanti ad un prodotto che si inscrive perfettamente in quella prolifica scuola che è il Melodic "alla greca", in cui potenza e melodia si intrecciano a creare una struttura a metà tra il Classic più massiccio, il Power più melodico ed il Barocco più aulico ed arzigogolato. Solo quattro pezzi purtroppo fanno da "biglietto da visita" alla band, che in vista della tanto agognata pubblicazione del full lenght ha deciso di ripubblicare la prima versione (questa, per l'appunto) in edizione limitata; ad ogni buon conto, si tratta comunque di quattro pezzi che in maniera esaustiva presentano un gruppo che tanto a livello di songwriting quanto di tecnica si trova ad avere delle splendide carte da giocare. L'esperienza di certo non manca, ma già altre volte l'incontro di musicisti già affermati ha portato a risultati decisamente poco incoraggianti: è quindi particolarmente piacevole scoprire che in questo caso le radici dei componenti del gruppo sono state rispettae ed utilizzate come base, e non snaturate in nome di qualche scelta di mercato. Non si tratta di un disco irrinunciabile, soprattutto in considerazione della sua breve durata; ciononostante è un'ottima presentazione, ed un invito a tener d'occhio la carriera dei Kingdragon. Le sorprese non dovrebbero mancare!
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