KING COMPANY: Queen Of Hearts
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18/09/2018Secondo capitolo per i finlandesi King Company, band assemblata con membri provenienti da esperienze di tutto rispetto, Thunderstone e Children Of Bodom, per citarne alcuni. Il gruppo si presenta con un cambio di formazione, avendo dovuto sostituire lo storico cantante Pasi Rantanen a causa di serissimi problemi alle corde vocali che gli impediranno di cantare ancora per un bel po’. Tuttavia la new entry, l’italo-argentino Leonard Guillan ha svolto decisamente un buon lavoro in sala di incisione. I brani sono tutti molto scorrevoli, hard rock compatto che nei suoni mi ha ricordato in alcuni tratti il Malmsteen di 'Odissey'. Un occhio di riguardo è stato prestato alle armonizzazioni vocali, tutte molto d’effetto e agli arrangiamenti. Tra i pezzii migliori dell’album, la title track "Queen Of Hearts", buona apripista con il suo bel tiro e finale in acuto di Guillàn, la quasi AOR "Stars", mid tempo con tastiere protagoniste e cori a profusione, "Learn To Fly", che alza di nuovo il ritmo dell’album, e l’acustica "Living The Dream", che con il suo arrangiamento orchestrale porta le atmosfere a un livello più intimo e sognante. In realtà non c’è una traccia sottotono, in questo album, che è tutto di buon livello, anche nella produzione. Probabilmente i King Company non faranno gridare al miracolo, ma per chi è cresciuto a Bad English e House Of Lords è come un piacevole ritorno a sonorità estremamente familiari. A questo punto, speriamo di vederli il prossimo anno in scaletta al Frontiers Rock Festival e che mantengano le aspettative. Well done!
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