KID EGO: IGNITE THE TIDE
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06/03/2007Quintetto britannico alla prese con un travolgente street rock di chiara estrazione ottantiana che si rifà ai vecchi leoni del genere, intriso di personalità e voglia di fottersi il mondo intero. Una carica esplosiva, un sound cazzuto che in larga parte trova sostegno anche nella qualità delle composizioni. Attitudine sfrontata per niente preconfezionata, dannatamente convincenti nella loro indole festaiola ed allo stesso tempo conturbante. Energia primordiale ma non solo, anche musicisti in grado di tenere in mano lo strumento sapendone sfruttare a pieno le potenzialità che il genere offre, spesso fatto passare come un covo di tossici che a stento riesce a ricordarsi le note o le parole dei testi. "Ignite The Tide", invece, è il risultato finale di un lavoro concreto che mira esclusivamente alla sostanza, nessuna ruffianeria, né strizzatine d'occhio ad un gruppo preciso per accattivarsi attenzioni particolari. Semplice, dannato rock'n'roll che si prende anche la licenza di aperture melodiche inaspettate quando in qualche occasione la tastiera spezza il voltaggio, ed il pathos prende piede all'interno del brano. Prendete ed ascoltate "Lady Conniver" e "Heartbreak Hooker" per credere, canzoni simbolo dei Kid Ego che racchiudono la quintessenza di una proposta che solo per qualche brano non altezza di altri non raggiunge una valutazione più alta e rotonda, pur non perdendo mai la caratteristica ritmica dirompente, la timbrica maleducata di Zakk Taylor sempre in risalto, ed un chitarrismo al fulmicotone sia in fase solista, sia in quella di riffing. Tutte potenzialità che dal vivo possono per davvero fare del male, e parlo anche di quello fisico: reggeranno la loro furia gli stage che li ospiteranno? Nel mentre, potreste sperimentare il grado di resistenza della vostra stanza con "Ignite The Tide" nel lettore cd sparato ad un volume appropriato. Vi raccomando, mandate il conto ai Kid Ego. Io sto facendo solo il mio "sporco lavoro".
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