KARMIK LINK: Dark Metropolis
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07/12/2018Il progetto Karmic Link vede la luce nel lontano 2006. La band inizia la propria carriera come progetto progressive gothic. Le cose sono oggi molto cambiate, trovandoci di fronte ad un rock dark, dalle tinte sempre ombrose e gothic, con innesti syinth pop e ritmiche vagamente ballabili. Nulla di male, se non fosse che i pezzi siano sorretti da strutture inadeguate e prevedibili e che la voce sia debole e fissata su due tonalità: il growl, scadente ed accostabile ai Moonspell(non ce ne vogliano per il paragone) e la clean vocal, stantia e costantemente fuori asse a tutto ciò che la circonda. Le tastiere disegnano melodie banali mentre a salvarsi è solo la chitarra, talvolta più heavy progressive e capace di risollevare in parte le sorti di un full-length che non decolla realmente mai. Le suite iniziali di alcune tracce ci riportano alla mente un’intro da discoteca anni ottanta oggi fatiscente, peggiorando ulteriormente la situazione globale dell’album. Trovare una ragione ad un disco di questo tipo è difficile anche per menti aperte a generi e suoni non prettamente metal. Noi non possiamo che attendere per un futuro più roseo, dimenticandoci in fretta di Dark Metropolis.
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