KADAVAR: KADAVAR
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24/07/2009Piccoli deathster crescono. Con qualche demo all'attivo i giovanissimi Kadavar pubblicano finalmente il primo full lenght, che conferma ogni positiva impressione delle primissime pubblicazioni. Il combo lombardo propone un sound che riesce ad essere contemporaneamente grezzo e raffinato, brutale ed elegante. Sono forti gli echi melodici di Carcass e Death, questi ultimi soprattutto in pregevoli guizzi chitarristici. Per il resto sentiamo quel groove marcio che solo le band della prima ora possiedono, dalla Svezia alla Florida. L'album si estende per nove tracce in cui non c'è davvero tempo per annoiarsi, tutti i riff funzionano alla grande e c'è un grande equilibrio tra melodicità e aggressione, per la gioia di tutti i deathster. Anche il livello tecnico dei nostri non è indifferente, soprattutto se relazionato alla giovane età. In particolare il plauso va agli axe-man, autori di una prova sopra le righe che impreziosisce ogni singola traccia fino al culmine della strumentale "Mirror Of Lies", pregevolissimo duetto di chitarre che ben mette in luce le capacità dei milanesi, ai quali non posso che augurare una carriera sfavillante e ricca di soddisfazioni. Al pubblico italiano: mi raccomando, adesso non fate che spendete una barca di soldi, che so, per gli Hackneyed se prima non avete comprato almeno tre copie di 'Kadavar'.
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