JOHN GALT: Served Hot
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01/06/2013Avete bisogno di un po' di sano hard rock & roll contraddistinto da una bella dose di aggressività da ricercarsi nel punk? Dalle lande dell'Ucraina arrivano questi quattro ragazzotti che ci sbattono in faccia tenendo fede al loro manifesto ideologico fatto di sesso, droga e rock'n roll a profusione (testimoniato dalla copertina davvero "hot"). Dieci brani molto ben congegnati che beneficiano di una impeccabile resa sonora grazie ad una produzione potente, ma anche pulita che ottimizza, anzi riesce ad esaltare al massimo i riffs taglienti, a tratti veramente furibondi del duo Molyavko/Rybnikov come si arguisce in "When Nature Calls", "Bad Brotherhood" e nella conclusiva "On The Loose", micidiali cocktails ad alto tenore alcoolico fra massicce porzioni di Motorhead e Motley Crue più inviperiti. I brani si presentano, come tradizione sleaze esige, nella maniera più schietta possibile immaginabile, a partire subito dalla coinvolgente ed accattivante "Riot Radio" che riporta alla mente i Crashdiet dell'ottimo 'Generation Wild'. Davvero sentita e passionale l'interpretazione del cantato esplosivo ma anche ruvido di Molyavko, vero e proprio terminale offensivo, così come privo di sbavature si manifesta l'intero lavoro della sezione ritmica con un basso davvero pulsante che ben sostiene questo massacro sonoro. Un lavoro davvero di pregevole spessore se si tiene conto oltretutto che siamo solo all'esordio, eliminando alcune sbavature da un songwriting (solo) a tratti ripetitivo e che necessita un certo affinamento si potrà parlare non più di una band di belle speranze ma di una splendente realtà che potrà essere un punto di riferimento per il movimento un po' inflazionato sleaze-glam rock.
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