HAREM SCAREM: HUMAN NATURE
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02/01/2007Che il sottoscritto ritenga gli Harem Scarem uno degli acts più importanti della scena rock melodica di sempre non è certo una novità, e la conferma di ciò può essere semplicemente intravista nelle recensioni già redatte a tempo debito, tutte con valutazioni di alto rango buone per sottolineare la mia personale devozione ad un gruppo meritevole di stima e rispetto. Rispetto che non va limato nemmeno di fronte al precedente "Over:Load", album da molti bistrattato a causa della propria direzione stilisticamente cupa e meno diretta di altri capitoli in studio, fattore che aveva portato molti fans a mostrare la propria insoddisfazione di fronte al disco in questione. "Human Nature", invece, non corre assolutamente il rischio appena descritto, e ciò a fronte del suo contenuto insindacabilmente improntato sulle sonorità di album come "Weight Of The World" e "Higher", caratterizzato da un sound maggiormente al passo coi tempi (se paragonato con i primi classici della band) e dalle fantastiche melodie da sempre ad opera del duo Hess/Lesperance, una delle coppie meglio assortite ed importanti che la scena rock melodica abbia mai avuto al fortuna di possedere. "Human Nature" riprende, quindi, il discorso musicale interrotto dopo il rilascio di "Higher", relegando nel limbo (a quanto pare) dell'occasionalità il già citato e discusso "Over:Load". Qui si torna a rockare in maniera semplice, coinvolgente e diretta, qui si torna a cavalcare sull'onda dei grandi chorus e sulle sonorità pressoché radiofoniche come nel miglior Harem Scarem's style, chiaramente riportato in auge grazie ai fasti di tracce quali l'ammiccante "Reality" e la tipica power-ballad "Hanging Over". Tonnellate di melodie di qualità, quintali di chitarre Lesperanciane ed un Harry Hess in splendida ed evidente forma, questo è in sintesi il contenuto dell'ennesima convincente uscita del grande quartetto canadese, qui impreziositi anche dalle parti vocali di supporto dell'ex Darren Smith e del mitico Tony Harnell. Altre due aggiunte coi fiocchi, buone per confezionare al meglio l'ennesimo successo discografico di uno dei gruppi più amati della scena rock attuale e passata.
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