INFESTUS: Thrypsis
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24/01/2019Nuova fatica in studio per la one man band Infestus, progetto dedito ad un black metal dalla forte drammaticità, emotivamente capace di scuotere l’ascoltatore, al di là del gelido concetto del filone di appartenenza. Il sound alterna momenti old school, a divagazioni che vanno a pescare ad un scena più sperimentale della nera fiamma. Thrypsis è un lavoro maturo, tecnicamente di alto livello, pur annoverando un solo interprete, capace di regalare armonie e intensità di livello assoluto. I pezzi si diversificano a livello strutturale, proponendo soluzioni via via sempre nuove e mai didascaliche. Gli arpeggi di chitarra e la capacità di diffondere empatia sono tra le punte di diamante di Andras. Forza drammatica si materializza di fronte a noi, componimento teatrale in cui vita vera viene semplicemente specchiata, in cui ognuno di noi rivede qualcosa di sé. Susseguirsi di ombre prendono corpo, negatività che sublima in una reazione, un gesto in cui la voglia di riscatto va oltre l’oscurità. Gli intermezzi di pianoforte in sottofondo riempiono il gelido vuoto di un cuore che pulsa di nera fiamma. Infestus è tutto questo, un’espressività che va al di là di catalogazioni e che ha tratti in comune con la scuola norvegese. Collocheremmo la realtà tra quelle di punta in Germania, anche se non ci risulta abbia la considerazione che merita. Debemur Morti ha saputo, nel corso degli anni, mostrare attenzione verso realtà musicali di qualità nell’ambito estremo ed anche stavolta non ha deluso le aspettative. 'Thrypsis' è l'ennesima gemma di una realtà che non ha mai sostanzialmente abbassato il livello nel corso della propria carriera. Se Andras saprà andare ancora più in là, aggiungendo qualcosa di più personale, potrà fare un passo in avanti verso l’olimpo del filone.
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