INANE: CHRONICLES OF THE POLIGONAL DUSK [Ep]
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04/04/2009La copertina lascia presagire l'ennesimo, sciropposo lavoro gothic-melodic/death/black/extreme metal targato mitteleuropa, invece non si può essere più lontani dalla realtà. Si tratta di due sole tracce, due brevi brani del terzetto nostrano Inane, registrate e ben prodotte all'ottimo 16th Cellar Studio di Roma. Il genere in cui gli Inane si sono avventurati non è nemmeno dei più facili e accessibili: un sound estremo, moderno, tecnicissimo e con una certa inflessione industrial, con fortissimi richiami ai vari Meshuggah, Cephalic Carnage e al mathcore, coi Dillinger Escape Plan su tutti. Insomma, quanto di più estremo e d'avanguardia ci possa essere di questi tempi. La prima traccia avanza tra esplosioni rabbiose e rapsodiche, annicchilendo l'ascoltatore dopo pochi secondi grazie ai suoi fraseggi complicatissimi, il muro sonoro sorretto da ritmiche sepesantissime e dai tempi spastici che fanno un continuo stop & go, senza parlare dei geniali guizzi acustici jazzeggianti. Grandissimo merito da parte di Simo, autore di una performance a dir poco spaventosa sia con la voce che con il basso, in entrambi i pezzi. Insomma, è questo ciò che contiene questo minuscolo Ep, che lascia davvero presagire per il futuro dei giovani lombardi. Peccato, però, che due tracce non consentano una valutazione, pertanto il discorso è solo rimandato all'uscita dell'album. Intanto pollice in su.
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