IN MOURNING: SHROUDED DIVINE
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19/12/2007Opera prima per gli svedesi In Mourning, che con ‘Shrouded Divine’ ci offrono un discreto disco di death metal intriso di melodia e contaminato da spunti prog, sulla falsariga dei conterranei e più famosi Opeth. Non è difficile accostare il sound degli In Mourning a quello del combo capitanato da Åkerfeldt, ma limitare l’analisi del presente full lenght a questa analogia sarebbe riduttivo e ingeneroso, perché, nonostante le affinità tra i due gruppi siano piuttosto evidenti, la più recente formazione scandinava riesce a sviluppare una proposta comunque personale, prendendo le dovute distanze dal lavoro altrui. Innanzi tutto, quella degli In Mourning è una proposta meno dispersiva (e quindi più accessibile), che raramente si concede ampi passaggi strumentali e atmosferici, scegliendo di dar vita a brani più compatti dove, in ogni modo, non mancano digressioni più suggestive, come nel caso dell’ottima “By Others Considered”. I nostri si presentano subito bene con la title track posta in apertura, che si rivela essere una composizione articolata, ma allo stesso modo ben amalgamata: sette minuti di durata godibilissimi, per merito di una varietà di stili sapientemente assemblati che determinano una struttura dinamica e vincente. Di pari passo va il cantato di Tobias Netzell, capace di esprimersi su livelli apprezzabili sia nel growl che nell’uso delle clean vocals, anzi, forse il valore aggiunto del progetto In Mourning è dato proprio dalla voce pulita, fortemente evocativa, di Netzell. Tra le hit dell’album va sicuramente annoverata anche “Black Lodge”, composizione lunga e accattivante, con quel suo gusto melodico, dalle forti tinte romantiche e struggenti, reso brillantemente da un solismo di una bellezza cristallina.
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