IBRIDOMA: PAGE 26
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08/05/2008"Ibridoma: cellula ottenuta in laboratorio dalla fusione di cellule di plasmocitoma di topo con linfociti murini provenienti dalla milza di animali immunizzati con un antigene. Possiede la caratteristica di produrre grandi quantità di anticorpi monoclonali di specificità desiderata per studi biologici o clinici." Non è che dalla spiegazione del monicker della band marchigiana si capisca granchè della loro musica, ma pareva bello inserirla. A parte la citazioni dal Dizionario Medico, il secondo mini autoprodotto degli Ibridoma è decisamente un buon prodotto. Un Heavy classicheggiante dalle tinte oscure, una musica di atmosfera piovosa ed ovattata, cinque pezzi che si susseguono tra chorus emotivamente pregni e riff ipnoticamente malinconici: 'Page 26' è un mini cd che ha molto da dare, sicuramente più della mera media dei mini. Tralasciando il parallelo che troppi fanno tra la voce del vocalist Christian Bartolacci e quella di Brian Molko (francamente si potrebbero indicare decine di paralleli altrettanto vicini), sul cantato si può sicuramente dichiarare che è di forte impatto, molto versatile e discretamente aggressivo pur senza mai sfociare in una chiara violenza sonora. Interessante, innegabilmente interessante. Del resto della band vale la pena di segnalare la compattezza sonora, l'ottimo amalgama di melodie elaborate, atmosfere cupe e potenza. Bel lavoro davvero. Altro parere diffuso è che il sound dei cinque manchi di dinamicità. Personalmente durante l'ascolto non ho assolutamente risentito di questo supposto "limite": certo non si può dire che siano presenti sfuriate e cavalcate, ma ho molto apprezzato il senso di intima cupezza dato dal tipo di sonorità sviluppate dalla band. Si passa alla fase B: vediamo se si riesce ad ottenere un'uscita con un full lenght, sarebbe davvero interessante.
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