I SINCOPATICI feat. CLUADIO MILANO : Decimo Cerchio
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03/08/2024I Sincopatici è un trio di musicisti che ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla musica, unitamente alla scoperta di immagini di film muti del passato e scrivendo vere e proprie colonne sonore per gli stessi. Ideatrice delle musiche è la compositrice e pianista Francesca Badalini. Parliamo ora di 'Decimo Cerchio', note spese per il film “L’Inferno” del 1911, affiancate a interventi di teatro performativo. Gli artisti sono coadiuvati in tal senso, con voce e performance “teatrale”, da Claudio Milano, artista poliedrico già incrociato nella scena musicale. Musica classica, rock, folk, elettronica e forse più generalmente definibile contemporanea, sono i primi indirizzi per approcciare ad un lavoro a 360°, in cui le parole e l’interpretazione rispecchiano stati d’animo che sublimano in gestualità che vanno al di là di definizioni. Full-lenght in cui intrecciamo sofferenza e speranza, rabbia e ricerca di echi di un’anima i cui confini si espandono oltre i limiti che noi stessi troppo spesso ci diamo.Il disco è sguardo fugace, parole liberate e poi un’ombra che si allunga in un acuto che segna il dolore, avvinghiati ad una semplicità che ognuno sfuma, arricchendo di personali dolori, gioie e consapevolezze. Siamo calati in vocalizzi e suoni che vanno agli estremi di emozioni, dilatati, stridenti e poi accoglienti, carezze e poi digrignati dissapori, tutto rappresentato in un caotico ordine che prende un significato via via profondo, in cui noi stessi ci rivediamo, frammentati e poi dissonanti. Come la vita, inspiegabile e poi vista nell’ottica di un percorso, percepiamo la musicalità, l’armonia e la profondità di questi artisti, da cui Claudio poi estrapola parole e gesti di teatro, palcoscenico che è metafora di vita e di turbamenti, talvolta. Conclusioni stravolte, colori tratteggiati e poi tanto da assimilare e trasformare nell’ascoltatore, il quale potrà calarsi in una dimensione propria e, al contempo, estranea, così da scoprire sé stesso e qualcosa che va al di là di ciò che lui stesso non ha saputo vedere della propria anima.
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