GYPSY CARNS: THE WATCHMAN

Certo il nome dei Gypsy Carns è tutt'altro che noto all'interno della scena rock europea, ma ciò non deve comunque distogliere l'attenzione sul curriculum di un gruppo (guidato dall'omonimo frontman e che vede qui la partecipazione del noto Mike Brignardello [Giant]) invece attivo da un po' di anni, e pronto a tornare alla carica a circa dodici mesi di distanza dal precedente 'Gospel Train Coming'. Rilasciato grazie al supporto della statunitense TTM Records, il cd in questione offre una serie di tracce di puro hard-rock d'annata, intriso in più frangenti di chiari inserti blues ma reso leggermente più attuale grazie ad un lavoro di produzione in grado di guardare con intelligenza ai giorni nostri, il tutto senza comunque snaturare in alcun modo lo spirito retrò insito all'interno della proposta stessa. Il risultato è un lavoro piacevole e in grado di intrattenere in maniera semplice e disinteressata l'ascoltatore di turno, motivazione confermata anche a fronte di un songwriting atto a tralasciare volutamente tutti gli inutli fronzoli accessori, come del resto ben dimostrato da una durata media (per ogni composizione) di circa tre soli minuti. Questa essenziale ossatura dei pezzi, però, si unisce ad un più curato e meditato aspetto rappresentato dall'estrazione chiaramente apocalittica alla base dei testi delle canzoni, una caratteristica ulteriormente messa in evidenza da un passo della Bibbia (Ezechiele 33, 1-7) stampato nel retro inserto dell'album stesso, e che rende ancora più particolare l'ascolto della musica in sé, visto e tenuto conto del tutt'altro che usuale accostamento tra temi di radice cristiana e sonorità rock di settantiana ispirazione. 'The Watchman' è un cd che non brilla in sintesi per particolare originalità musicale o fresca qualità compositiva, ma ciò nonostante riesce nel proprio intento di offrire una breve ma intensa escursione nei sentieri dello storico libro religioso, diffondendone i significati in maniera originale e tutt'altro che oppressiva. Da ascoltare insomma, o magari da utilizzare come intelligente e "pulita" idea regalo per i vostri amici rockettari nell'oramai imminente Natale.