GORY BLISTER: Earth-Sick

A tre anni dal precedente disco tornano anche i Gory Blister con un disco che ci dà il benvenuto con un brano che rimarca territori già di proprietà del fantastico 'Skymorphosis'. Questo sta a dimostrare che il trio oggi riesce a mantenere comunque una sua identità negli anni, pur rivelandosi fautrice di una prova al di sopra d'ogni aspettativa e con buone novità. Per quanto ci riguarda già solo un singolo brano come "Decanted Embryos" supera di gran lunga gli altri due in cui c'è Karl dei Nile (questo per sottolineare le volte in cui si considera un disco solo per gli ospiti, o cose del genere). Il brano citato ha un tocco che strizza l'occhio ai Death, maciullando qualche idea di 'Individual Thought Patterns' e 'Symbolic' nell'universo dei GB fatto di assoli sparati a mille e belle aperture melodiche. Molte volte, come ci hanno da sempre abituato, più che altro dal penultimo disco in poi, queste melodie sono spezzate e poi riprese come in una nenia maledetta. Il singer sembra sapersela cavare alla grande anche su brani irrequieti (e quando mai) come "World Damnatomy", fattore che contribuisce a confermare il ritorno in grande stile di una band che non tradisce le aspettative.