FARO: Luminance
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30/12/2020Non sempre molti anni di esperienza e militanza coincidono con una produzione discografica quantitativamente elevata. È il caso degli abruzzesi Faro, band nata da un’idea del cantante Rocco De Simone nel 2007, che a seguito della pubblicazione dell’album di esordio ‘Gemini’ realizzato nel 2011, si è valso della collaborazione tuttora vigente con il chitarrista Angelo Troiano, dando alle stampe dopo ben nove anni il secondo album, ‘Luminance’, grazie alla collaborazione con Andromeda Relix. I Faro si definiscono una band “progressive romantic wave”, e in un certo senso, sfogliando ed assaporando le note di ‘Luminance’, questo accostamento può avere delle basi di attendibilità. In poco più di mezz’ora di musica, gli otto brani dell’album viaggiano alimentati da un metal molto introspettivo, tendente al dark e ad un certo modo di concepire l’aspetto propriamente romantico della musica pesante, che può essere accostabile a realtà come gli HIM, ad esempio. Il merito di creare un’atmosfera che racchiuda in sé sostanza e intimismo va sicuramente allo stile musicale dettato dalla voce di Rocco De Simone e dall’accompagnamento musicale di Angelo Troiano, capaci di farci entrare a tu per tu con l’atmosfera dell’album, in cui si possono sentire ventate di tepore, dettate dalle linee vocali di De Simone, che si insinuano in un clima da paesaggio nordico. L’album scorre in maniera discreta, senza grandi clamori o picchi sopra la media, lasciandosi andare su un terreno che, volutamente, è stato reso non particolarmente ostico. Se vogliamo soffermarci sui momenti in cui è percepibile un distacco netto dalla qualità media dell’album, possiamo considerare come punto più alto la prestazione vocale di De Simone nel brano “Lucas”, realizzata con un pathos particolarmente sentito, soprattutto nel ritornello cantato con enfasi e trasporto. Di contro, un frammento rivedibile del disco può essere “Down”, brano che ha una prima parte un po’ altalenante, con una performance vocale forse rivedibile, associata ad un andamento progressive un po’ forzato, ma che si riprende nella seconda parte grazie a soluzioni ritmiche più convincenti. Per il resto, ‘Luminance’ è un album che si lascia ascoltare con relativa scioltezza, adatto per chi vuole contemplare musica che faccia da supporto lenitivo ai propri sentimenti, un toccasana nei momenti più intimi, un appoggio fidato nel rapporto con il proprio inconscio.
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