FALCONER: From A Dying Ember
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09/07/2020All'indomani dell'uscita del nuovo singolo 'Kings And Queens', con parole che suonano come una sentenza in particolare per i fan, Stefan Weinerhall, chitarrista e leader dei Falconer, annuncia lo scioglimento della band, specificando che la decisione era maturata da tempo ritenendo con tutta evidenza esaurita tale esperienza. In effetti, a ben vedere la cover di questa definitiva fatica discografica è abbastanza esplicativa in tal senso, e sinceramente ci dispiace dover dare l'addio, a meno di clamorosi ripensamenti, a questo combo che si è ben distinto nell'ambito folk power, in parte debitore nei confronti dei Blind Guardian, ma sempre autore di buone prove, a tratti ottime come in 'Armod' del 2011 (cantato interamente in svedese), oppure nel precedente 'Black Moon Rising'. Meno tirato rispetto a quest'ultimo disco, ma senza eccessivi rilassamenti possiamo in ogni caso apprezzare l'elemento folk medievale beneficiato anche dall'ottima prova vocale del singer Mathias Blad, non certo il prototipo di cantante rock/metal, ma la cui interpretazione più teatrale non può certo lasciare indifferenti. Il clima di malinconia si percepisce più o meno lungo tutto il dipanarsi del cd, in particolare "Rapture", il singolo sopra citato e la splendida "Regal Attire", in cui fanno da contraltare "Desert And Dreams" e "Testify" sicuramente i momenti più aggressivi che rendono la scaletta di questo 'From A Dying Ember' molto equilibrata. Assolutamente convincente la regìa di Andy LaRoque che grazie al suo lavoro in fase di produzione ha fatto sì che i Falconer uscissero con dignità, anzi con eleganza, dalle scene musicali e ci ricorderemo di loro come una band non di fuoriclasse, ma che con fierezza ha portato avanti la propria filosofia musicale per una ventina di anni.
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