EXHUMED: ANATOMY IS DESTINY
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04/11/2003In un periodo in cui sembra (ma pare sia solo un'impressione...) che anche il Death Metal e il Gore\Grind più becero comincino ad uscire lentamente dall'obitorio in cui erano stati relegati, grazie sopratutto alla buona distribuzione che un'etichetta come Relapse può garantire, gli Exhumed si riaffacciano sulla scena con un nuovo lavoro che vanta addirittura la produzione di Neil Kernon, il quale (stranamente) se la cava più che egregiamente anche con un album estremo, cosa che a mio avviso non gli era riuscita nè con i Cannibal Corpse nè con gli Skinless. Abbastanza deluso dal lato visivo dell'album, decisamente non all'altezza delle altre release del gruppo forse per prevenire problemi di censura e critiche varie, sono rimasto però completamente soddisfatto della parte musicale, anche se quel putrido capolavoro di "Gore Metal" deve ancora essere bissato. Il sound è sempre lo stesso, Death Metal intrecciato al thrash di Slayer, Kreator e Sodom oltre avviamente al gore\grind di Impetigo e Carcass, a differenza dei dischi precedentì però in questo "Anatomy is Destiny" assistiamo ad una leggera maturazione stilistica del gruppo: pezzi leggermente più "complessi" e composizione più curata sopratutto per quanto riguarda la solistica. Non preocupatevi, gli Exhumed rimangono ancora una gore band a tutti gli effetti e "The Matter Of Splatter", "Under The Knife", "Grotesqueries", "In The Name Of Gore" sono lì a testimoniarlo confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, i tre smembratori come una delle migliori band della scena. E' pazzesco infatti come gli Exhumed riescano a non annoiare per l'intera durata del disco, ogni pezzo merita di essere riascoltato più e più volte e non c'è assolutamente il rischio di dover far skippare il cd a causa di un riempitivo. Che altro dire? Correte immediatamente dal vostro macellaio di fiducia e fatelo vostro... "Anatomy Is Destiny" non il macellaio...
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