EVIL INVADERS: Shattering Reflection
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29/04/2022Ormai è un dato di fatto assodato che il metal in tutte le sue forme non sia più appannaggio di certe nazioni, Stati Uniti e Inghilterra in primis con Scandinavia e Germania subito dietro, cionondimeno fa ancora specie che una band heavy metal possa provenire dal Belgio. Eppure gli Evil Invaders giungono qui al terzo album, sempre all'insegna di un oltranzista thrash d'annata purchessia melodico ed è ben chiaro, fin da subito, che il gruppo belga sappia fare compiutamente il proprio mestiere. Il bello della proposta degli Evil Invaders risiede in buona parte nella capacità di alternare sfuriate thrash alla vecchia maniera a momenti meno brutali in cui l'approccio si fa più ragionato; a titolo d'esempio di questa antinomia si ascolti la furente apripista "Hissing In Crescendo" o la psicotica "Sledgehammer Justice" due bordate incandescenti dominate da una sezione ritmica sugli scudi e dalla voce quasi straniata di Joe capace di prodursi in lancinanti acuti, mentre sul versante più melodico, ma sempre potentissimo, possiamo trovare "Die For Me", gran bel brano in cui un ritornello orecchiabile si innesta in una struttura comunque al limite del selvaggio o "Forgotten Memories" in cui la velocità decresce per un risultato tanto tormentato quanto melodico grazie, soprattutto, a splendide armonizzazioni di chitarra. In una scaletta assolutamente omogenea a livello di qualità, trovano spazio anche un'oscura ed estrememamente suadente semi ballad, "In Deepest Black" che mostra una valida capacità di creare anche arrangiamenti più sofisticati che si vanno a ripetere nella conclusiva "The Circle", inquietante ma pure affascinante nei suoi continui cambi di velocità e d'umore. La crescita dei quattro ragazzi belgi apparre, insomma, evidente in questo 'Shattering Reflection' dove, partendo dagli stilemi classici del genere, si sente un'impronta personale che riesce a dare colori nuovi ad un certo modo di fare musica aggressiva ma sempre godibile, attraverso la ricerca dell'estremo, ma con moderazione. Manca ancora qualcosa per raggiungere l'eccellenza, eppure la strada imboccata sembra proprio quella giusta.
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