EUROPE: War Of Kings
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28/02/2015Decimo album per la pluripremiata band svedese, autrice di singoli capisaldi della storia dell' AOR come Cherokee e 'The Final Countdown'. 'War Of Kings' risulta coerente con il nuovo percorso intrapreso dagli Europe dopo la reunion del 2003, niente più pomp, niente fronzoli da teen-ager e motivi da cantare a squarciagola, solo del sano rock affondato nelle radici dei seventies. Non è un caso quindi che Tempest e soci chiamano alla produzione del disco un certo Dave Cobb, produttore di una delle nuove realtà più rilevanti del rock classico mondiale, i Rival Sons. L'album quindi suona con particolare atmosfera retrò, molto Deep Purple, ci sono organi e non più tastiere, riff di stampo hard/blues e non shred chitarristici, ma sopratutto la voce di Joey, matura, calda e scura, irriconoscibile per chi ha in mente quell'icona anni '80. Dalla Sabbathiana "War Of Kings" fino a "Vasatan" il disco scorre che è un vero piacere, nulla di nuovo per carità, ma le canzoni nella forma a sè stante sono ben scritte (sia Tempest che Norum sono tornati a scrivere insieme dopo quasi trent'anni), e "Days Of Rock'n'Roll" ne è il giusto esempio. Non ci sentiamo di apportare critiche all'album, soprattutto perchè l'ascolto ripetuto del disco lascia trasparire con chiarezza che, nonostante non ci sia una sola canzone trainante da restare impressa, sono ben dodici le tracce di indubbio valore.
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