EPICA: REQUIEM FOR THE INDIFFERENT
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14/03/2012A tre anni di distanza da quello che, secondo vari sondaggi realizzati nel mondo tra i loro fan, è il disco più bello e riuscito degli Epica, ecco uscire oggi il quinto lavoro della band olandese. È quindi normale che 'Requiem For The Indifferent' poggi concretamente le proprie fondamenta sul precedente 'Design Your Universe', ampliandone il discorso musicale. Perchè proprio questo è 'Requiem...', un 'Design...' pensato molto più in grande; più parti estreme, più dure e più tirate a fare da contraltare alle vocals di Simone Simons, deliziosa, delicata e leggiadra oggi come non mai, ed ora con molte meno growl vocals da parte di Mark alle quali fare fronte, e parti sinfoniche più prepotenti ed in primo piano. Forse l'aspetto meno presente rispetto al passato è quello progressive, ma dubitiamo che questa componente mancherà davvero a qualcuno. A livello lirico la linea filosofica e religiosa che fino ad oggi ha tenuto banco in maniera quasi esclusiva si fa un poco da parte per un concept a forte sfondo ecologico e futuristico. Undici bellissimi brani più due intro, premiati dalla solita grandiosa e cristallina produzione firmata Sascha Paeth. Forse l'unica mancanza è l'assenza di un vero e proprio hit single catchy e smorfioso della forza delle varie "Unleashed", "Never Enough" e "Solitary Ground", ma questo è solo un dettaglio non importante all'interno di un disco davvero entusiasmante.
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