EGOMASS: ESTREME CONSEGUENZE
data
19/08/2009Quando si dice un prodotto professionale, fatto bene. Gli Egomass ci tengono, fin dal principio, a fare le cose ad hoc: un lavoro meticoloso, che comincia con una presentazione puntigliosa della band, dei suoi obiettivi raggiunti, in un pacchetto promozionale semplice e diretto. Il disco in questione è la summa di tutto il sudore e la passione, che la band ha riversato negli anni, partecipando a concorsi, concerti dal vivo, ritagliandosi pian piano una buona fetta di pubblico. Come fa ben capire anche il quartetto sardo, non è importante perder tempo a etichettare ciò che ci propongono. Infatti non sarei mai potuto arrivare a pensare che questo disco, nascondesse una loro personale miscela di crossover estremo. È un lavoro coraggioso, che rischia parecchio, ma raccoglierà sicuramente dei buoni frutti. Ogni brano sottolinea con insistenza la capacità di saper avanzare senza fatica, tra un thrash/death d’impatto, con graditissime influenze progressive e hardcore. I brani si articolano in breve e lunga durata, preferendo sempre e comunque l’attitudine sporca tipica anche di alcune band postcore (la voce di Luca Pintore fa capire tutto), o creando strutture intricatissime, come nel gran finale "Dal Dolore Al Pianto", o nelle tracce rimanenti, scalfite prepotentemente da un certo sapore cibernetico ("Io Spero", almeno per chi scrive, dà queste sensazioni). I punti cardine del sound degli Egomass, quindi, sembrano essere proprio questi: ossessività e tecnica. Ogni brano è un valido motivo per poter iniziare in un vorticoso crescendo un brano che sembra “semplice”, ma è in realtà solo l’inizio di una pericolosa cavalcata tra fiamme e incubi. Rispettabilissima, la scelta di utilizzare la lingua italiana nel cantato, sicuramente a livello di impatto, rende meglio la nostra lingua.
Commenti