DOOMDOGS: Unleash The Truth
data
20/11/2011Stoner doom con voce assolutamente fuori luogo, talmente roca e ammorbante che finisce col penalizzare l'intero cd. La proposta in questione non si riduce solo ai primi due generi appena citati, ma ha un caleidoscopio di riferimenti molto interessanti come gli inequivocabili riff di Tony Iommi ("Slight Case Of Madness", "All Lies"), i Saint Vitus ("Mind Slayer"), gli Spiritual Beggars, quindi strutture più rock (and roll) boogie blues ("Magic Of The Black Circle" e "Metal Mayhem"), e retro prog; anche un po' di Jethro Tull ("Legacy"), tanto per gradire, con il flauto che spezza la pesantezza del sound. Il groove non manca (ascoltate "Welcome To The Future"), ed i pezzi stoner lo accentuano ("Two-Wheel Wonder"), e non manca certo anche un bel brano di doom pesante, "Question To My Answer"; la produzione è quella tipica del genere, cioè asciutta e senza sovraincisioni. Come ciliegina sulla torta una rendition di "A National Acrobat" dei Black Sabbath con alla chitarra addirittura Victor Griffin (Pentagram e Place Of Skulls). C’è proprio tutto per soddisfare i diversi gusti degli amanti del sound settantiano, ma quella voce...
Commenti